La forza della specie

Spesso mi stupisco della grande forza dei furetti. Forza di volontà, forza d’animo, forza nel superare momenti difficili come le malattie, gli interventi chirurgici, gli abbandoni.

Credo che la loro forza sia insita nel loro DNA e approfondendo la conoscenza delle caratteristiche dei mustelidi ne ho avuto la conferma. I mustelidi sono animali meravigliosi ed allo stesso tempo temibili, tanto differenti tra loro. Sono cosmopoliti, ma assenti in Madagascar, Australia e Antartide: habitat quindi tra i più disparati che vanno dal mare ai fiumi, alla savana, alle aree boschive. Con alimentazioni differenti, possono infatti essere onnivori o carnivori, ma tutti i rappresentanti di questa famiglia sono contraddistinti dalla loro forza, intelligenza e audacia.

Vediamone qualcuno.

– Le lontre –

La lontra dalle piccole unghie orientale, Aonyx cinerea, ad esempio, è la più piccola lontra del mondo. Queste lontre si distinguono soprattutto per le loro zampe anteriori, con le unghie che non si estendono al di fuori della parte carnosa del pollice e delle dita. Questo attributo le dà un’abilità nel coordinare i movimenti simile a quella dell’uomo, al punto che possono usare le loro zampe per nutrirsi di molluschi, granchi e di altri piccoli animali acquatici.

La lontra dalle piccole unghie orientale vive in estesi gruppi familiari in cui solo la coppia alfa si riproduce, e le nidiate precedenti danno una mano nell’allevare i piccoli.

aonyx cinerea

Aonyx cinerea

La lontra di mare (Enhydra lutris) è un animale straordinario sotto parecchi profili, e detiene un duplice primato: quello di essere il più piccolo mammifero marino (in paragone a foche, otarie, sirenidi, delfini o balene) ma anche, al tempo stesso, il più grosso rappresentante della famiglia dei Mustelidi. In mare aperto, senza quasi raggiungere la riva, la lontra marina vive in gruppi anche molto numerosi, galleggiando sull’acqua a pancia in su, e tuffandosi poi sui fondali a caccia delle sue prede preferite: ricci di mare, cozze, e molluschi di cui le acque costiere del Pacifico sono ricchissime. I grossi molari arrotondati sono perfettamente adattati a spezzare gusci e conchiglie, ma per quelli più duri la lontra è solita portar su dal fondo una pietra, porsela sul petto e sbattervi poi sopra il mollusco in modo da romperlo. Anche per staccare le conchiglie dalle rocce del fondo vengono spesso usate delle pietre: comportamento davvero curioso e interessante che fa della lontra marina uno dei pochissimi animali noti per essere capaci di servirsi di «utensili».

enhydra-lutris

Enhydra lutris

La lontra dalla gola macchiata o lontra dal collo maculato (Hydrictis maculicollis) è un carnivoro della famiglia dei Mustelidi originario dell’Africa sub-sahariana. Caccia pesci e crostacei in fiumi e laghi. Cacciando per mezzo della vista, vive in acque limpide con una buona visibilità. È molto rumorosa, emettendo fischi alti e deboli. La femmina dà alla luce una nidiata di circa tre piccoli in una tana sotterranea e si prende cura di loro per almeno un anno. Queste lontre vengono talvolta viste in gruppi familiari. È un animale intelligente ed è abbastanza in grado di usare delle pietre per aprire i gusci. Questo rudimentale uso di utensili è un ottimo indicatore dell’intelligenza della lontra.

Hydrictis maculicollis

Hydrictis maculicollis

La lontra liscia (Lutrogale perspicillata) si può ammirare nel documentario “Acque dolci” della BBC intenta a scacciare e molestare apertamente un coccodrillo adulto, insieme ad altri esemplari della sua specie.

Lutrogale perspicillata

Lutrogale perspicillata

– i Tassi –

Il tasso (Meles meles) si nutre durante la notte di morbide radici che scalza con le sue poderose zampe ungulate oltre a tuberi, rizomi, vermi, lumache e piccoli serpenti compresa la vipera, al cui veleno risulta immune.

Meles meles

Meles meles

Il tasso del miele detto anche mellivora (Mellivora capensis) è diffuso in gran parte dell’Africa, in Medio Oriente e in India. Il tasso del miele predilige la savana e la foresta; è assente nelle regioni estremamente aride o estremamente umide. Pur essendo onnivoro, è innanzitutto un predatore, e si nutre di piccoli mammiferi, uova, insetti, rettili (inclusi serpenti velenosi come mamba o cobra), o persino piccole antilopi. Possiede inoltre una resistenza al veleno: infatti dopo un morso da parte del serpente, l’animale invece di andare incontro alla morte dorme per circa due ore, dopodiché riprende conoscenza e continua a cacciare. Oltre alla carne, si nutre anche di frutta e altri alimenti vegetali; deve il suo nome alla passione per il miele. Per procurarsi questa delizia ha evoluto un rapporto di collaborazione simbiotica con un uccello noto come “indicatore del miele” (Indicator indicator); l’uccello lo conduce all’alveare, aspetta che il tasso l’abbia aperto, e si nutre delle larve che vengono esposte. Può essere attaccato da leopardi, iene e leoni ma si difende energicamente: entra in competizione con gli sciacalli per le prede.

Mellivora capensis

Mellivora capensis

– Il Ghiottone –

Il Gulo gulo, chiamato comunemente volverina o ghiottone, è diffuso nelle zone artiche di Europa, Asia e America. È il più grande mustelide terrestre vivente. Forte e robusto, il ghiottone ha mascelle potenti, che gli consentono di spezzare il femore di una renna. Dispone di zampe dalla pianta larga che permettono di avanzare sulla neve senza affondare e arti potenti adatti sia per la corsa di resistenza che per quella più rapida. Non ha una buona vista e si affida soprattutto all’olfatto. L’ampia bocca è armata di una potente dentatura da vero carnivoro, i canini sono lunghi e affilati. Oltre ai denti, dispone di lunghi artigli ricurvi. La lunga e fitta pelliccia (totalmente idrorepellente per evitare di ghiacciare in caso di temperature molto rigide) è di colore bruno nerastro e presenta una banda più chiara che, partendo dal garrese, raggiunge l’attaccatura della coda. A volte ha una macchia bianca sul petto. Onnivoro, si nutre di bacche, uova, uccelli, lepri, alci, renne e carogne. È solito conservare avanzi del pasto per possibili periodi di difficoltà (che vengono ritrovati grazie al suo potente olfatto). Il ghiottone è un animale che non esita ad attaccare animali più grossi di lui. Riesce a uccidere anche animali cinque volte più grandi di lui con estrema velocità. Si è visto anche attaccare pollai, greggi e branchi di renne. Come quasi tutti i mustelidi, presenta il fenomeno dell’overkilling, cioè del cacciare più di quanto poi riesca a consumare.

Gulo gulo

Gulo gulo

– Martore, Faine, Donnole –

La martora dalla gola gialla o martora himalayana (Martes flavigula) vive in Asia. Questi esemplari cacciano in gruppo ed osano attaccare anche tassi, moschi e caprioli. Essendo animali relativamente pesanti e robusti sono legati particolarmente al terreno e mangiano anche rettili, lucertole e insetti. Tuttavia sono buoni arrampicatori e inseguono gli scoiattoli fino in cima agli alberi. Durante le loro ampie incursioni borbottano ed emettono dei versi quasi ininterrottamente.

Martes flavigula

Martes flavigula

La faina (Martes foina) è una specie tendenzialmente onnivora, che si nutre di miele (risulta immune alle punture di ape e vespa), bacche, uova (delle quali incide il guscio coi canini per poi succhiarne fuori il contenuto), e piccoli animali: la carne, tuttavia è la componente preponderante della sua dieta. Per agguantare le prede di maggiori dimensioni, come fagiani e ratti, la faina dimostra una grande pazienza, appostandosi per ore nei luoghi in cui questi animali sogliono passare. Al passare della preda, l’animale le balza fulmineamente addosso, atterrandola e finendola con un morso alla gola.

Spesso l’animale procura danni alle attività umane: durante la ricerca di nidi, nidiacei e pipistrelli, tende a danneggiare i tetti delle case spostando le tegole, inoltre ha la tendenza a mettere fuori uso le automobili masticandone i tubi in gomma. Quando la faina riesce ad intrufolarsi in un pollaio od in una conigliera, poi, spesso uccide un numero di animali molto maggiore del suo fabbisogno immediato di cibo: l’overkilling è il responsabile della credenza popolare (peraltro errata) secondo la quale questo animale si nutrirebbe principalmente, od addirittura esclusivamente, del sangue delle proprie prede.

Martes foina

Martes foina

La martora di Pennant (Martes pennanti) è tra le poche temerarie creature capaci di attaccare e uccidere un porcospino americano.

Martes pennanti

Martes pennanti

La donnola dalla coda lunga (Mustela frenata) è il mustelide più largamente diffuso del Nuovo Mondo. Essa si nutre soprattutto di roditori, aiutata dal fatto che il suo corpo snello le consente di inseguire le prede fin dentro le loro tane. Sono attive per lo più di notte, ma vengono talvolta avvistate anche di giorno. Sono prettamente solitarie e i loro territori non si sovrappongono con quelli di altri membri della specie dello stesso sesso (sebbene il territorio di un maschio possa comprendere i territori di alcune femmine). I loro piccoli nascono vulnerabili, ma dopo 56 giorni sono in grado di catturare le prede da soli. Sono molto brave ad arrampicarsi sugli alberi e sono anche buone nuotatrici.

Mustela frenata

Mustela frenata

– La Puzzola Europea –

La puzzola europea o puzzola propriamente detta (Mustela putorius) è caratterizzata anche per la grande varietà di habitat nei quali può prosperare: dalle coste marine fin sulle montagne, tra le dune sabbiose o sulle rupi a picco sul mare, nelle praterie o nelle gole boscose. Predilige tuttavia le aree umide, come le rive di fiumi e pozze o comunque zone in prossimità di fonti d’acqua. Quando il cibo scarseggia, la puzzola può ripiegare sugli invertebrati ed addirittura cominciare a nutrirsi di bacche e frutti anche se la sua fisiologia non consente una perfetta digestione di questi alimenti, perciò se ne nutre solo in casi eccezionali.

Mustela putorius

Mustela putorius

E questi sono solo pochi esempi di alcuni rappresentanti della famiglia dei Mustelidi, animali bizzarri e straordinari. Noterete quanto i nostri furetti abbiano in comune con i loro cugini selvatici, caratteristiche peculiari che si possono trovare in una o nell’altra specie ed allo stesso tempo amino la loro calda e sicura casa.

Fonti:

http://www.treccani.it/enciclopedia/mustelidi/

http://it.wikipedia.org/wiki/Mustelidae

By UN FURETTO IN FAMIGLIA

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