Conservare materiale genetico, e’ possibile?

Il furetto dai piedi neri, simpatico carnivoro autoctono americano, ancora non completamente autonomo in liberta’, mi ha sempre incuriosito e affascinato. Ho fatto un po’ di ricerche in merito e ho fatto una scoperta a dir poco sorprendente: il progetto di recupero della specie, e’ stato possibile, grazie ad una donazione di sperma congelato 20 anni fa. Con questo nuovo “materiale genetico” i ricercatori sperano di dare una maggiore possibilità di sopravvivenza alla specie.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Animal Conservation, è stata condotta da diversi istituti: Smithsonian Conservation Biology Institute, Lincoln Park Zoo, US Fish and Wildlife Service, Louisville Zoological Garden, Cheyenne Mountain Zoo, Phoenix Zoo e Toronto Zoo. I ricercatori hanno usato lo sperma donato negli anni ’80 da un furetto maschio chiamato “Scarface” – uno degli ultimi in vita. Nonostante Scarface sia morto 20 anni fa, il suo materiale genetico è stato congelato per usi futuri. E ora grazie a lui che e’ in vita, una nuova discendenza ci si augura migliorata.

Scoperta nel 1851, questa specie era stata dichiarata estinta nel 1979. Tuttavia nel 1984 ne è stata trovata una piccola popolazione superstite vicino Meeteetse, nel Wyoming. Da allora un team di scienziati si è messo al lavoro per ridar vita a un’intera popolazione a partire da soli 18 esemplari. E quest’ultimo sforzo rappresenta un importante traguardo perché per la prima volta uno sperma ‘vecchio’ 20 anni è stato usato con successo per una inseminazione artificiale. Un caso, spiega l’autore dello studio David Wildt, che “reca benefici alla diversità genetica di una specie sempre a rischio”

Lascia un commento